Cenere lavica dell'Etna sugli aerei e sulle piste, aeroporto di Catania costretto a un'altra chiusura

Cenere lavica dell'Etna sugli aerei e sulle piste, aeroporto di Catania costretto a un'altra chiusura

Cenere lavica dell'Etna sugli aerei e sulle piste, aeroporto di Catania costretto a un'altra chiusura Photo Credit: agenziafotogramma.it


Dopo l'incendio al terminal di metà luglio, ora riparte l'attività del vulcano Etna. E lo scalo di Catania Fontanarossa costretto ancora una volta alla chiusura. Estate di grandi disagi per i passeggeri

ANCORA TUTTI A TERRA

E’ l’estate del rilancio del turismo. Ma Catania e una parte della Sicilia hanno dovuto confrontarsi con la maledizione aeroporto. Che ha provocato parecchi disagi e molto malumore tra i turisti. Prima l’incendio al terminal di metà luglio. Un rogo non immenso ma che ha lasciato strascichi durati settimane. Ora che tutto stava faticosamente tornando alla normalità, ci si è messo l’Etna. Dal vulcano ieri sera ha iniziato a cadere cenere lavica. Lo scalo è stato chiuso, perché la cenere – depositandosi sulla pista e sugli aerei – mette in discussione la sicurezza, corrodendo motori e fusoliere. In un primo momento la riapertura era stata programmata per le 13, poi posticipata alle 20. Poi ci si è arresi, per oggi non si vola, cui si riprova domani mattina dalle 6. Sempre che l’Etna sia d’accordo. Oggi molti voli cancellati, altri dirottati su Palermo, Trapani e Comiso.

PESANTI DISAGI PER I PASSEGGERI

In totale sono stati cancellati o dirottati oltre 150 voli. Un grande danno per migliaia di passeggeri: molte famiglie con bambini, qualche anziano. Nel terminal sono accampati in attesa di notizie, altri cercano di lasciare l’aeroporto ma ci sono pochi taxi (altra emergenza di questa estate italiana). Ecco qualche testimonianza. "Per noi è un grande disagio - dice all'Ansa Michele, 41 anni, di Como - in viaggio con la moglie e due bimbi di 5 e 7 anni. Avevamo il volo di ritorno alle 13.55 ma l'hanno annullato ma ci hanno detto che ci faranno partire il 16 da Palermo. Domani non ci sono voli. E dire che all'andata ci siamo beccati anche i disagi a causa dell'incendio. Siamo atterrati a Comiso...". Seduta a terra tra i bagagli c'è anche una famiglia che doveva tornare ad Udine. Marito e moglie viaggiano con due bambini piccoli. "Il costo dei biglietti - dice Martina - ce l' hanno rimborsato. Ora abbiamo affittato un'automobile. Torneremo a casa in auto". Una donna ragusana dice: "Avevamo il volo per Milano alle 9 ma poi è stato riprogrammato alle 13 e poi è stato cancellato. Per partire se ne parla domani mattina, ma qui minimo sono 100 euro a notte per dormire. Non sappiamo stanotte dove andare. Forse dormiremo qui in aeroporto".


SI SPERA NELLA CLEMENZA DEL VULCANO

Ora tutto dipende dall’Etna, nella speranza che domani mattina alle 6 i voli possano ripartire. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio Etneo ha spiegato che l'attività di fontana di lava del cratere di Sud Est nel corso della notte ha prodotto una nube vulcanica che si è dispersa in direzione Sud, producendo una ricaduta di cenere nel settore meridionale del vulcano e oltre. L'attività di fontana di lava è cessata a partire dalle 4.20 circa e in seguito il cratere di Sud Est è stato interessato da una debole emissione di cenere. Tutto ciò ha provocato la caduta di un manto di cenere su Catania e il sindaco Enrico Trantino ha firmato un'ordinanza con cui si dispone per le prossime 48 ore il divieto temporaneo di circolazione di mezzi a due ruote e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 km orari in tutte le strade del territorio comunale. L'assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò ha annunciato che per "contrastare i nuovi disagi è stato riattivato il coordinamento tra le società di gestione degli aeroporti dell'Isola". 



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