Coronavirus peggio della Sars, gli italiani tornano a casa
03 febbraio 2020, ore 10:00
Le vittime sono salite a 361, i contagi sono 17.205, atterrato a Pratica di Mare l'aereo con italiani provenienti da Wuhan
I 361 morti in Cina legati al nuovo coronavirus di Wuhan, annunciati ieri dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc), superano i decessi causati dalla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars) che nel 2002-03 furono 349, secondo i numeri ufficiali dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Allo stato, i contagi totali del coronavirus sono 17.205, più del triplo dei 5.327 della Sars. Sono almeno 24, tra province e municipalità cinesi, come Shanghai, Chongqing e il Guandong, che hanno rinviato la ripresa delle attività economiche e produttive a non prima del 10 febbraio per i timori di contagio del coronavirus di Wuhan. Sono aree che nel 2019 hanno pesato per oltre l'80% in termini di contributo al Pil della Cina e per il 90% all'export. L'Hubei, cuore dell'epidemia, non ripartirà prima del 14 febbraio, sempre che non si richieda una "appropriata estensione" del periodo di ferie, ha scritto venerdì il Quotidiano del Popolo. Intanto, l'aereo con 57 degli italiani bloccati a Wuhan, a causa della quarantena decisa per contenere l'epidemia del nuovo coronavirus, è partito in piena notte, con un po' di ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale, ed è atterrato a Pratica di Mare. Secondo quanto riferito da diversi connazionali rimasti nella città focolaio dell'epidemia, oltre agli italiani c'è stata la partenza di altri stranieri in fase di evacuazione. La Cina ha annunciato di aver bisogno urgente di materiale protettivo e di equipaggiamenti medici a Wuhan.
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