27 giugno 2023, ore 09:36
In due diverse operazioni, inferto un doppio colpo alla 'ndrangheta; in Calabria indagato anche l'ex governatore Oliverio; sgominato un traffico di armi e droga che arrivavano dal Sud America, passavano da Gioia Tauro per arrivare in Lombardia
COINVOLTI POLITICI CALABRESI
I Carabinieri del ROS – Raggruppamento Operativo Speciale- dall’alba di oggi sono impegnati nella fase conclusiva di una inchiesta sulla ‘ndrangheta. In corso una serie di arresti, 43 le persona in manette, tra loro anche nomi eccellenti. I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere di tipo mafioso e dall'associazione finalizzata alle truffe all'estorsione ed all'illecita concorrenza. Nell'ambito dell'inchiesta viene contestato anche un omicidio. In totale ci sono 123 indagati, tra loro anche l’ex governatore della Regione Calabria Mario Oliveiro e l’ex assessore regionale Nicola Adamo. Per l’ex consigliere regionale Enzo Sculco disposti gli arresti domiciliari. L’inchiesta è coordinata dalla DDA di Catanzaro e dunque coinvolge anche politici. Ad alcuni degli indagati, tra l'altro, viene contestato il reato di scambio elettorale politico-mafioso, Nell'ambito dell'inchiesta, inoltre, ad alcune delle persone coinvolte viene contestata una serie di truffe, con l'aggravante delle modalità mafiose. Nel dettaglio gli indagati sono accusati a vario titolo per associazione di tipo mafioso (22 persone), associazione per delinquere (9 indagati), associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose (3 indagati), turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata liberà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, scambio elettorale politico mafioso, truffa aggravata. Gli arresti di questa mattina sono stati condotti dai carabinieri dei Comandi provinciali di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano e Mantova e dello Squadrone Eliportato Calabria.
TRAFFICO DI ARMI E DROGA
Nelle ultime ore è stata condotta un’altra operazione contro la malavita organizzata, questa volta dedita al traffico di armi e di droga. Sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, i Carabinieri di Monza hanno sgominato un'associazione per delinquere finalizzata al traffico nazionale ed internazionale di sostanze stupefacenti e armi, riciclaggio e autoriciclaggio. Agli indagati sono stati contestati 221 capi d'imputazione e il gip di Milano ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare per 30 persone (26 italiani e 4 marocchini). L'esecuzione degli arresti è in corso nelle province di Monza Brianza, Milano, Como, Pavia, Reggio Calabria, Catanzaro, Messina, Palermo, Trieste e Udine. Le sostanze stupefacenti provenivano dal Sud America (prevalentemente dall'Ecuador) e dalla Spagna ed approdava in container nel porto calabrese di Gioia Tauro per arrivare in buona parte a Milano. Parallelamente al traffico di droga, è emerso un traffico di armi da fuoco comuni e da guerra (mitragliette UZI, fucili da assalto AK47, Colt M16, pistole Glock e Beretta, bazooka e bombe a mano MK2 "ananas") che gli indagati acquistavano da un fornitore monzese, condannato all'ergastolo per omicidio aggravato ed associazione mafiosa, ma che beneficiava di permessi premio. Parte dei guadagni del traffico di droga erano reinvestiti in orologi di lusso in una nota gioielleria del centro di Milano, in beni immobili residenziali, attività commerciali, oltre che nell'acquisto di nuovi carichi di droga