Fuga da Meta: dopo l’abbandono del fact-checking, boom di ricerche per eliminare gli account

Fuga da Meta: dopo l’abbandono del fact-checking, boom di ricerche per eliminare gli account

Fuga da Meta: dopo l’abbandono del fact-checking, boom di ricerche per eliminare gli account Photo Credit: agenziafotogramma.it


Gli utenti cercano su Google come cancellare i propri profili e le alternative ai social di Zuckerberg

In principio, fu un video con cui il patron di Meta, il gruppo che possiede alcuni dei social media più diffusi (Facebook, Instagram, Threads), annunciava la scelta di abbandonare il sistema di fact-checking strutturato negli ultimi anni: una rete di esperti di fake news al servizio delle piattaforme che verificavano nel tempo più breve possibile la veridicità delle informazioni contenute nei post pubblicati dagli utenti, rimuovendoli nel caso di conclamate fake news. "I fact checker – ha dichiarato Zuckerberg – sono stati troppo politicamente di parte e hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata. Quello che è iniziato come un movimento per essere più inclusivi è stato sempre più utilizzato per mettere a tacere le opinioni ed escludere le persone con idee diverse, ed è andato troppo oltre".

Poi, la fuga. Gli utenti non ci stanno e, interpretando questa scelta come un dichiarato tentativo di entrare nelle grazie del neoeletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, stanno scappando in massa dalle piattaforme del gruppo Meta.


La fuga

A stimare la proporzione di questa fuga, il sito statunitense Techcrunch, secondo cui le ricerche su Google relative all’eliminazione dei vari account social afferenti al gruppo sono aumentate nel corso degli ultimi giorni, proprio dopo la pubblicazione del video sopracitato.

Occorre specificare che, al momento, la scelta di abbandonare il sistema di fact-checking, verrebbe applicata solo agli utenti che si trovano sul territorio degli USA. Eppure sembra che la voglia di scappare da Facebook & co. stia coinvolgendo gli internauti di tutto il globo.

Le frase più googlata è: “Come eliminare definitivamente Facebook”. Secondo il sito, questa chiave ha raggiunto il massimo storico su Google Trends, con un punteggio di 100 su 100. Allo stesso modo “alternative a Facebook” e “come eliminare l’account su Threads” hanno registrato un aumento di oltre il 5000%.

Nel nostro Paese, la media di interesse su Google Trends per ricerche simili ha raggiunto un punteggio di 96 su 100.


Le critiche e i nuovi social

A spaventare gli utenti, quello che è sembrato come un dichiarato inchino al nuovo presidente degli Stati Uniti; un tentativo di entrare nelle grazie di Donald Trump, allineandosi alle policy di moderazione presenti sui social preferiti dal tycoon (Truth e il celeberrimo X, di proprietà di Elon Musk, diventato famoso proprio per la quasi totale assenza di controllo sui post).

La preoccupazione più diffusa è che le piattaforme si possano nuovamente riempire di fake news e di comunicazioni che possano incitare all’odio o mostrare foto e video violenti (come se non ce ne fossero già abbastanza con i controlli attuali).

A contestare le affermazioni di Zuckerberg anche l'International Fact-Checking Network che si è scagliata contro l'accusa di censura mossa dal patron di Meta. "È falso e vogliamo mettere le cose in chiaro, sia per il contesto odierno che per la storia", ha dichiarato la rete di 137 organizzazioni.

Gli utenti potrebbero dunque guardare ad altre piattaforme nelle prossime settimane; nuovi social di cui si inizia a parlare da qualche tempo ma che, al momento, non sono ancora decollati. Bluesky e Mastodon, ad esempio, che tuttavia sembrano avvicinarsi di più alle metriche di X e Threads che a quelle di Facebook. A cercare di approfittare del periodo, l’ad di Mastodon, Eugen Rochko, che ha definito la scelta di Zuckerberg come “una preoccupazione per chiunque abbia una coscienza”.



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