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Con Giorgia Surina

Germania: Merz verso la Grosse Koalition, Liberali e Bsw fuori dal parlamento

Germania: Merz verso la Grosse Koalition, Liberali e Bsw fuori dal parlamento

Germania: Merz verso la Grosse Koalition, Liberali e Bsw fuori dal parlamento Photo Credit: agenziafotogramma.it


La Grande coalizione (Spd e Cdu) avrebbe una solida maggioranza di 328 seggi rispetto ai 316 necessari

È il giorno dopo la tornata elettorale che ha portato i cittadini tedeschi alle urne per eleggere il nuovo Bundestag, il parlamento federale. È il giorno della vittoria della Cdu, il partito dei Cristiano democratici capitanati da Friedrich Merz, che – insieme ai Cristiano sociali bavaresi, Csu – ottiene il 28.52% dei voti e dovrà formare il nuovo esecutivo. Neanche il tempo di festeggiare, è già ora di capire le possibili combinazioni per un governo il più possibile stabile.

I risultati delle elezioni

Al secondo posto in termini di preferenze, arriva l’Afd (Alternative fur Deutschland), il partito di ultradestra che ottiene il 20,8% delle preferenze, raddoppiando il risultato ottenuto alla precedente tornata elettorale del 2021. Crollo netto dei socialdemocratici (Spd), di centrosinistra, che portano a casa solo il 16,4% dei voti (-9,3%).

Riescono a superare la soglia di sbarramento (fissata al 5%) anche i Verdi (il cui leader Habeck, però, ha deciso di lasciare la guida del partito), con l’11,6%, e Linke, la formazione più a sinistra dell’arco costituzionale tedesco capitanata da Heidi Reichinnek, che ottiene l’8,8%. Non accedono al Bundestag la Bsw di Wagenknecht, il partito della sinistra populista guidato da Sahra Wagenknecht (4,97%) e i liberali dell’Fdp.


Gli scenari

Senza i liberali, i giochi si complicano per Merz, che si trova davanti un Risiko complesso per la costruzione dell’esecutivo. Fino a questa mattina erano attesi i risultati definitivi per valutare la possibilità di coalizione con Bsw. Rimasta fuori dal parlamento anche questa forza, la strada più probabile rimane la Grosse Koalition: la “grossa coalizione” tra conservatori e socialdemocratici.

L’intesa tra Cdu e Spd, prima solo presentata come una possibilità tra le altre, si fa ancora più credibile dal momento che i voti dei due partiti rimasti sotto la soglia di sbarramento saranno distribuiti fra gli altri. Da un lato Merz, dall’altro Scholz, il quale però ha già promesso di lasciare la guida del partito di fronte alla netta sconfitta elettorale e dopo la fallimentare esperienza di governo alla guida della “coalizione semaforo” (Spd, Verdi e Liberali). In questo contesto, una coalizione tra i conservatori e i socialdemocratici, la cosiddetta Grande coalizione, avrebbe una solida maggioranza di 328 seggi rispetto ai 316 necessari.

Il vice capogruppo della Cdu, Jens Spahn, ex ministro della Salute del governo di Angela Merkel, ha spiegato al Morgenmagazin: "Dal nostro punto di vista può procedere tutto molto velocemente. Già entro questa settimana si possono tenere le prime consultazioni".

Tra queste due forze, il primo punto di contatto sarà senza dubbio l’immigrazione, tema al centro della campagna elettorale, su cui già l’Spd aveva già adottato una politica di chiusura nettamente più dura rispetto al passato (in linea con le intenzioni della Cdu). La politica estera, in particolare l’intesa sulla Russia e sull’approccio al riarmo, si configura, invece, come un terreno sul quale sarà necessario scendere a compromessi.


Il giorno dopo

Poche ore dopo la conferma della vittoria, sono iniziate ad arrivare le telefonate di congratulazioni da parte dei leader politici ci tutto il mondo. Da segnalare, in particolare, il colloquio intercorso tra il vincitore Merz e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il nuovo cancelliere tedesco ha fatto sapere che ha invitato il premier in visita ufficiale, ignorando il mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra.

Intanto è grande la soddisfazione anche della leader dell’Afd Alice Weidel che, dopo aver appreso dei risultati alle urne, racconta di aver ricevuto la telefonata di complimenti da parte di Elon Musk (impegnato nei mesi passati in una martellante operazione di endorsement per la forza di estrema destra).



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