I cambiamenti climatici tagliano la produzione dei raccolti nazionali, a rischio la dieta mediterranea
12 novembre 2023, ore 08:00
Un’analisi di Coldiretti mette in evidenza che i cambiamenti climatici mettono sempre più a rischio i raccolti in Italia, -12% per il vino e -30% della frutta
La dieta mediterranea è a rischio a causa dei cambiamenti climatici colpevoli di tagliare i raccolti sul territorio nazionale. Lo sostiene una analisi di Coldiretti sulla produzione italiana, sottolineando che la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea sono diminuiti dal 12% per il vino al 30% per le pesche e nettarine. Cala anche la produzione di olio extravergine italiano, che l’associazione degli agricoltori stima in circa 290mila tonnellate. Una cifra ben al di sotto della media dell'ultimo quadriennio.
L’allarme sui raccolti
Coldiretti ricorda come l’anno in corso sia fino ad ora in Italia al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800 con una temperatura superiore di 1,05 gradi la media storica da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800, secondo i dati Isac Cnr. E questo ha influito sull’agricoltura. I danni sono evidenti: tra coltivazioni e infrastrutture superano i 6 miliardi. L’associazione rileva che i cambiamenti climatici hanno portato nel 2023 ad un taglio del 15% della produzione di riso, del 60% per le ciliegie e del 63% delle pere. Sempre a causa del clima, secondo le analisi della Coldiretti si assiste ad un forte calo anche nelle colture autunnali come le zucche (-20%) mentre la produzione di castagne è praticamente dimezzata.