Il Covid aumenta il divario tra ricchi e poveri, Paperoni recuperano subito, per gli altri servono anni
25 gennaio 2021, ore 11:00 , agg. alle 14:47
Lo scrive l'Ong Oxfam nel rapporto "Il virus della disuguaglianza”: in futuro i poveri saranno sempre più poveri e per recuperare ci metteranno 10 anni, mentre mille super ricchi, in soli nove mesi, hanno già recuperato le perdite dovute alla pandemia
Non solo perdite, dai conti in tasca a 10 Paperoni emerge che si sono arricchiti
Oxfam ha realizzato un rapporto sull'impatto sulla distribuzione delle ricchezze sul Pianeta, presentato al World Economic Forum di Davos, il summit che riunisce i potenti della Terra al via da oggi. L'Ong calcola che i 10 uomini più ricchi al mondo hanno visto la loro ricchezza aumentare di 540 miliardi di dollari dall'inizio della pandemia: si tratta di una somma che sarebbe più che sufficiente a pagare il vaccino per tutti gli abitanti del Pianeta. Andando nel dettaglio, facendo i conti in tasca, per esempio, a Jeff Bezos, il patron di Amazon, durante la fase emergente della pandemia, tra marzo e dicembre 2020, mentre tutt’intorno aumentava la disoccupazione in maniera esponenziale, vedeva aumentare il valore netto del suo patrimonio di oltre 78 miliardi di dollari. Con la ripresa dei mercati azionari - riporta Oxfam – le fortune dei miliardari hanno raggiunto i massimi storici: a dicembre la loro ricchezza totale aveva raggiunto gli 11.950 miliardi di dollari, l'equivalente delle risorse stanziate da tutti i Paesi del G20 per rispondere agli effetti della pandemia.
E i poveri sono sempre più poveri
Invece la ripresa per chi era già in difficoltà prima del Covid, sarà lunga e dura. In assenza di un'azione adeguata e coerente da parte dei Governi, la Banca Mondiale prevede inoltre che entro il 2030 oltre mezzo miliardo di persone vivranno in povertà, con un reddito inferiore a 5 dollari e mezzo al giorno. Insomma il Covid ha acuito le disuguaglianze economiche e sociali, razziali e di genere preesistenti.
La pandemia colpisce le donne
C'è poi il dato delle donne che, a livello globale, sono più duramente colpite dalla pandemia, soprattutto dove hanno già un accesso difficoltoso al mercato del lavoro, come in Medioriente e Africa del nord, dove le donne rappresentano solo il 20% della forza lavoro. Qui il Covid potrebbe far perdere il lavoro al 40% delle donne impiegate.
Non si muore ovunque allo stesso modo
Il colore della pelle può influire sulla mortalità per Covid? Sì, secondo Oxfam. I brasiliani di ascendenza africana hanno il 40% di probabilità in più di soccombere al COVID-19 rispetto alla popolazione bianca; negli Stati Uniti, 22.000 cittadini afroamericani e latino-americani sarebbero ancora vivi se il loro tasso di mortalità fosse stato uguale a quello dei bianchi. Oxfam si spinge a ipotizzare che, con una tassa temporanea sugli extra-profitti maturati da 32 multinazionali, durante la pandemia, si sarebbero generati 104 miliardi di dollari nel 2020, un ammontare di risorse equivalente a quanto necessario per garantire indennità di disoccupazione a tutti i lavoratori e supporto finanziario per bambini e anziani in tutti i Paesi a basso e medio reddito.