Il Giro-E, tra ecologismo e sostenibilità con prestazioni di alto livello
22 maggio 2024, ore 13:30
Un Giro dentro il Giro: un fratello minore con grandi nomi e super-bike
Non solo Giro e non solo rosa
Il Giro-E Enel corre nella pancia del Giro d’Italia: parte dopo e arriva prima della corsa rosa. È già alla sua sesta edizione e sta creando intorno a sé sempre più attenzione ed interesse. La maglia più ambita è quella blu e rappresenta i valori green che sostiene la corsa elettrificata. Con diciannove squadre e otto Daily Team, 58 km in media a tappa (dai 30 km della tappa n. 1 Venaria-Torino, agli 81,5 della n. 10 Benevento-Cusano Mutri), quasi 20 mila metri di dislivello e 1.150 chilometri complessivi, la competizione Enel mostra al pubblico quanto la sostenibilità ambientale sia sinonimo di efficienza, sicurezza e comodità.
I capitani
L’edizione 2024, poi, si arricchisce di nuovi capitani, che si aggiungono ai campioni ed ex professionisti già presenti negli anni scorsi. Ai nomi del calibro di Gianni Bugno, Igor Astarloa, Damiano Cunego e Andrea Tafi, quest’anno anche quelli di Claudio ‘El Diablo’ Chiappucci, l’indimenticabile vincitore di una Sanremo, di due Giri del Piemonte e di tappe al Tour e al Giro d’Italia, e dello sciatore Giorgio Rocca, vincitore della Coppa del mondo di specialità in slalom, entrano nel palmares della pedalata assistita.
L’ESIBIZIONE DEL CICLO-SCIATORE
Rocca, alla fine della 15esima frazione, ha tagliato il traguardo del Mottolino di Livigno con gli sci in spalla. Sceso dalla bici e senza neanche cambiarsi, li ha indossati, si è fatto trascinare da un gatto delle nevi fino alla cima della pista e si è esibito in una discesa da campione. Mezzo sciatore e mezzo ciclista, un moderno fauno delle nevi.
BICI PERFORMANTI
Le e-roadbike, ovvero le bici del Giro-E, sono munite di motori che sviluppano fino a 250 W e riescono a raggiungere una velocità di 25 km/h. La pedalata è supportata dal motore, ma chi le cavalca sa che non ci si può risparmiare su quel sellino. In primis, perché lo spirito agonistico di cui sono dotati questi atleti non lo prevede e, in secundis, perché la quantità di batteria a loro disposizione non è infinita.
IL VILLAGGIO GREEN
E non basta. Alla partenza di ogni tappa, il Giro-E è animato dal Green Fun Village Continental, un momento per curiosi e appassionati, ricco di intrattenimenti e contenuti per coinvolgere il pubblico e sensibilizzarlo ai temi di sostenibilità e ambiente.