Il nuovo Presidente degli Stati Uniti è Joe Biden, dai Grandi elettori 306 i voti a favore di Biden, 232 per Trump
15 dicembre 2020, ore 10:25 , agg. alle 12:01
Un rito in genere puramente cerimoniale quello del collegio elettorale, ma ora fondamentale, considerando gli attacchi continui che sono stati sferrati in queste settimane dal presidente uscente Donald Trump che ha continuato a denunciare elezioni fraudolente e a considerare il suo rivale un presidente illegittimo
Biden e Harris si avvicinano alla Casa Bianca a grandi passi
Il collegio dei Grandi elettori ha proclamato senza sorprese, la vittoria del presidente eletto e della sua vice Kamala Harris, sancendo così l'ufficialità del risultato elettorale del 3 novembre scorso. Biden ha incassato 306 voti, gli stessi che incoronarono nel 2016 Donald Trump, che ora non ha superato i 232; il quorum necessario per la vittoria è di 270 voti. I Grandi Elettori, il cui numero varia in base alla popolazione, si sono riuniti in differenti fasce orarie per votare secondo il risultato del voto popolare nel loro Stato, come prescrivono le leggi e le operazioni si sono concluse senza defezioni e senza sorprese.
Biden ha invitato Trump a riconoscere la sconfitta
Con la proclamazione del collegio dei Grandi Elettori, il neo presidente ha invitato il presidente uscente Donald Trump a riconoscere la sconfitta. “La vittoria è chiara", ha detto Joe Biden parlando alla Nazione dalla sua Wilmington dopo il voto, "la volontà del popolo ha prevalso". Poi l’affondo nei confronti di Trump e della sua campagna elettorale che ha detto, “hanno presentato decine e decine di ricorsi legali, tutti giudicati senza merito", ricordando la bocciatura della Corte suprema, che ha mandato "un chiaro segnale". "È una posizione così estrema (quella di Trump, ndr) che non abbiamo mai visto prima, una posizione che ha rifiutato di rispettare la volontà del popolo, dello stato di diritto e di onorare la nostra Costituzione". Sottolineando che Donald Trump, quattro anni fa, nel 2016, aveva definito una ‘vittoria schiacciante’, quella ottenuta con i suoi 306 voti del collegio elettorale, gli stessi cioè di Biden oggi, il neo presidente ha dichiarato di sentirsi di “suggerire rispettosamente", a parità di risultato, che il presidente uscente accetti ora la sua vittoria quest'anno.
Tra i repubblicani aumenta il numero di senatori che chiedono a Trump un passo indietro
Cominciano a nascere i primi contrasti nella compagine repubblicana con alcuni esponenti del partito di Trump che hanno riconosciuto la vittoria di Biden: un altro senatore repubblicano, Lamar Alexander, ha riconosciuto la vittoria di Joe Biden dopo il voto del collegio elettorale, invitando dunque a realizzare una transizione pacifica. "Le elezioni presidenziali – ha detto Alexander - sono finite. Gli Stati hanno certificato i voti, i tribunali hanno risolto le dispute, il collegio elettorale ha votato. Spero che il presidente Donald Trump metta il Paese a primo posto, rivendichi l'orgoglio dei suoi considerevoli risultati e aiuti il presidente eletto Biden ad avere una buona partenza. Specialmente durante questa pandemia, una transizione pacifica del potere è importante in modo cruciale", ha concluso il senatore repubblicano.
Vladimir Putin si è congratulato con Joe Biden
Dopo l’atto formale dei Grandi Elettori, si è in qualche modo sbloccato l’empasse del mancato riconoscimento da parte del presidente uscente Donald Trump, prova ne sono le congratulazioni arrivate dal presidente russo Vladimir Putin che aveva atteso per esprimersi ufficialmente. Il Cremlino ha reso noto che Putin si è detto pronto a collaborare con il nuovo presidente.