Il Papa è partito per l'Africa: "sono contento, aspettavo questo viaggio da un anno"
31 gennaio 2023, ore 11:56
Oggi il Pontefice arriverà in Congo, poi visiterà il Sud Sudan. Papa Francesco ha scritto: "vado in Africa con un messaggio di pace, aspettavo questo viaggio da un anno"
IN VOLO VERSO L'AFRICA
L’aereo papale è decollato da Fiumicino alle 8.29. Il Pontefice sta viaggiando su un Airbus 350 di Ita Airways. La nuova ammiraglia della compagnia aerea italiana. L’atterraggio a Kinshasa, in Congo, dopo cinque ore e mezza di volo. Dopo questa prima tappa, il viaggio apostolico proseguirà in Sud Sudan. Francesco rientrerà a Roma domenica prossima, 5 febbraio. Il Papa in un messaggio al presidente italiano Mattarella ha scritto: “Vado in Africa con un messaggio di pace e di riconciliazione”. Il Pontefice ha aggiunto: “sono mosso dal vivo desiderio di incontrare i fratelli nella fede e gli abitanti di Congo e Sudan, cui auguro il bene e la prosperità dell’intero popolo italiano”.
PENSARE A CHI NON CE L'HA FATTA
La rotta ha previsto il sorvolo anche dell’immenso deserto del Sahara. A bordo dell’aereo il Papa ha chiesto di pensare e di pregare per “tutte le persone che, cercando un po' di benessere e di libertà, non ce l'hanno fatta e anche per tutti quelli che che, cercando di raggiungere il Mediterraneo, sono invece finiti nei lager e soffrono lì. Preghiamo per tutta quella gente". Sempre sorvolando l’Africa, il Pontefice si è intrattenuto a colloquio con i giornalisti e ha svelato che aspettava questo viaggio da almeno un anno: “Sarà un viaggio bello. Avrei voluto andare a Goma ma con la guerra non si può andare", ha aggiunto il Papa ricordando che le due tappe di questa visita in Africa saranno Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, e Giuba, in Sud Sudan. Poi ha ringraziato i giornalisti: "Il vostro lavoro aiuta tanto, fa arrivare alla gente le immagini, i pensieri e le vostre riflessioni sul viaggio".
GRANDE ATTESA IN CONGO
L’arcivescovo di Kinshasa, cardinale Fridolin Ambongo Besungu, a poche ore dall’arrivo del Pontefice, ha rivolto un appello perché si faccia un argine alla violenza, alla discordia e alla disumanità: “ Mi rivolgo a tutte le persone, al nostro popolo, alla società civile, alle Chiese cattoliche e protestanti affinché si alzino, alzino la testa per fare da argine alla violenza, alla discordia e alla disumanità che distruggono il creato. I giorni a venire saranno difficili. Il nostro Paese è stato devastato per anni per motivi economici e geostrategici. Il mondo non può più rimanere in silenzio di fronte a queste tragedie umane. Sono particolarmente felice di vedere che la visita del Santo Padre ha innescato una collaborazione virtuosa tra piccole comunità dove non regnava la concordia, in tutte le diocesi del Paese, in tutte le grandi città, ci sono stati comitati non solo di cattolici, ma anche di protestanti, di tutti gli uomini e le donne di buona volontà che sanno che questa visita apostolica è un dono per il Paese e il suo popolo. Noi, popolo congolese, abbiamo il dovere di ricordare questo giorno”.