Indagato l'ex schermidore Andrea Cassarà, accusato di aver filmato di nascosto una quindicenne sotto la doccia
24 ottobre 2023, ore 16:30
La denuncia arriva da una minorenne, i Carabinieri hanno sequestrato il cellulare di Cassarà. Indaga la Procura di Brescia
UN CELLULARE PUNTATO SU UNA RAGAZZA SOTTO LA DOCCIA
Questa storia inizia in uno spogliatoio di un centro sportivo a Brescia. C’è una ragazza di 15 anni che si sta facendo una doccia dopo l’allenamento. A un certo punto la giovane intravvede spuntare un cellulare, retto da una mano anonima, con la videocamera puntata verso di lei. Sporge denuncia contro ignoti. I Carabinieri acquisiscono le immagini di una telecamera di sicurezza per vedere chi fosse presente al centro sportivo in quei minuti. E lì spunta Andrea Cassarà, ex schermidore della nazionale che ha rappresentato l’Italia a Mondiali e Olimpiadi. Secondo i video, sarebbe stato visto in una zona compatibile a quella indicata dalla presunta giovane vittima; anche gli orari corrisponderebbero. A riportare questa ricostruzione è il Giornale di Brescia.
L'INTERVENTO DELLA FEDERSCHERMA
La procura della città lombarda ha avviato una indagine per “produzione di materiale pedopornografico”. Il pubblico ministero titolare dell’indagine è Ettore Tisato. Ha iscritto Andrea Cassarà – ora allenatore - e gli ha sequestrato il cellulare. Ora verrà analizzato il contenuto del telefono. La notizia ha colpito il mondo della scherma, dove Cassarà è molto noto. La FIS, Federazione Italiana Scherma, ha pubblicato un comunicato con il quale ha annunciato di aver sollecitato la Procura Federale: “La Federazione Italiana Scherma ha ricevuto ufficialmente questa mattina informazione dal Centro Sportivo Carabinieri di una denuncia a carico del tesserato Andrea Cassarà. A seguito di ciò, la Federazione si è immediatamente attivata per trasmettere la comunicazione alla Procura Federale, al fine di avviare tempestivamente i procedimenti conseguenti”.
C'E' UN PRECEDENTE
Non è il primo reato “sessuale” che viene contestato ad Andrea Cassarà. Nel 2007, infatti, venne accusato di atti osceni in luogo pubblico per un fatto che sarebbe avvenuto a Cremona: non fu mai condannato, ma prosciolto per sopraggiunta prescrizione. La situazione è delicata, l’accusa è pesante. Il riserbo degli inquirenti è massimo, saranno determinanti i risultati delle analisi sul telefono cellulare di Cassarà.