Iraq, manifestanti attaccano ambasciata Usa, respinti
31 dicembre 2019, ore 17:00
Protestano per i raid Usa in Iraq che hanno fatto 25 morti tra i combattenti della milizia sciita Kataib Hezbollah
Le forze di sicurezza irachene hanno respinto un attacco di manifestanti all'ambasciata americana a Baghdad, frapponendosi tra loro e le porte della sede diplomatica. Lo riferiscono i media internazionali. Migliaia di persone, scrive la Bbc, che protestavano per i raid Usa in Iraq che hanno fatto 25 morti tra i combattenti della milizia sciita Kataib Hezbollah, hanno raggiunto l'ambasciata, oltrepassando i checkpoint della Green Zone, abitualmente blindata, al grido di "Morte all'America" e bruciando bandiere americane. Il primo ministro dimissionario dell'Iraq, Adel Abdel Mahdi, ha esortato le migliaia di manifestanti a ritirarsi dall'area davanti all'ambasciata americana. Lo riferiscono i media internazionali. "L'Iran ha ucciso un contractor, ferendo molti. Noi abbiamo risposto duramente e lo faremo sempre. Adesso l'Iran sta orchestrando un attacco all'ambasciata americana in Iraq. Saranno ritenuti pienamente responsabili. Inoltre, noi ci aspettiamo che l'Iraq impieghi le sue forze per proteggere l'ambasciata, e così siete avvisati!": lo ha twittato oggi il presidente americano Donald Trump commentando l'attacco all'ambasciata statunitense a Baghdad in segno di protesta contro i raid Usa sulle basi dei miliziani sciiti in Iraq.