L'Italia è arrivata a Londra, domani sera la finale con l'Inghilterra per conquistare l'Europa

L'Italia è arrivata a Londra, domani sera la finale con l'Inghilterra per conquistare l'Europa

L'Italia è arrivata a Londra, domani sera la finale con l'Inghilterra per conquistare l'Europa


La Nazionale di Mancini è arrivata all’ultimo atto di questo campionato Europeo, l’Inghilterra è forte e gioca in casa, ma gli Azzurri sono una vera squadra e possono giocarsi le loro carte

I complimenti alla Nazionale Italiana vanno fatti oggi, il giorno prima della finale. Cinque anni fa gli Azzurri hanno dovuto guardare il mondiale in tv, ora possono salire sul tetto d’Europa. Detto questo, giocare la partita di Wembley non può essere il traguardo, a questo punto l’obiettivo è vincerla. Si gioca l’11 luglio, la stessa data in cui nel 1982 l’Italia di Bearzot vinse il mondiale in Spagna; speriamo sia di buon auspicio.


Inghilterra pericolosa

Il pronostico è aperto. Gli Azzurri hanno giocato un ottimo Europeo, ma anche l’Inghilterra è andata in crescendo e a Londra potrà contare sulla spinta del pubblico di casa. Ci saranno Wembley e una nazione intera a spingere la squadra di Southgate che ha la grande occasione di interrompere una astinenza da vittorie che dura da 55 anni: l’ultimo – e unico- successo internazionale dell’Inghilterra risale al 1966, anche allora si giocò a Wembley e in quel mondiale gli “aiutini” arbitrali ai padroni di casa furono evidenti. Il rigore molto generoso concesso durante la semifinale contro la Danimarca è stato decisivo, se non altro ha acceso i fari sulla finale, rendendo un po’ più complicati i giochi di palazzo. Chiacchiere e speculazioni da bar e da osservatori un po’ dietrologi. La squadra azzurra si deve concentrare esclusivamente sugli avversari: che hanno conservato la grande fisicità tipica del calcio britannico, ma che hanno aggiunto una maggiore abilità tattica, figlia delle tante contaminazioni estere in Premier League. La difesa è solida (un solo gol subìto in sei partite), Sterling è il giocatore più in forma, Kane un attaccante molto pericoloso.


Italia competitiva

Gli Azzurri rappresentano una delle migliori realtà emerse in Euro 2020. Aveva ragione Mancini, che già un mese fa, alla vigilia del debutto, non aveva posto limiti ai suoi ragazzi. L’Italia merita di essere in finale, ha dimostrato di saper vincere in diversi modi: dominando e imponendo il proprio gioco, ma anche sapendo soffrire e resistere. Comunque mantenendo sempre l’atteggiamento da Squadra, dove tutti si aiutano a vicenda, remando nella stessa direzione. Detto questo l’Inghilterra è forte e gioca in casa, la nazionale italiana deve prepararsi a confrontarsi con un clima ostile, i suoi sostenitori allo stadio saranno in minoranza: le limitazioni per il Covid rendono quasi impossibile una trasferta dall’Italia a Londra per chi non è accreditato dall’Uefa, allo stadio ci sarà comunque il sostegno di almeno diecimila connazionali residenti nel Regno Unito. E poi la pressione sarà soprattutto sulle spalle degli inglesi: questo è un appuntamento con la storia soprattutto per loro.


Squadra che vince...

A meno di imprevisti improvvisi, Mancini e Southgate si giocheranno la finale con gli uomini che li hanno portati fin qui; alla settima partita in un mese (e a fine stagione) è inevitabile un po’ di stanchezza, ma l’importanza del match regala motivazioni ed energie extra; peraltro si giocherà con un clima mite, con una temperatura non superiore ai venti gradi. Italia con Donnarumma in porta, Chiellini e Bonucci difensori centrali, Di Lorenzo e Spinazzola sulle fasce, a centrocampo il trio Barella-Jorginho-Verratti, in attacco Chiesa e Insigne a sostegno di Immobile. Nell’Inghilterra Pickford tra i pali, Stones e Maguire centrali, Walker e Shaw esterni, Phillips e Rice formeranno la cerniera di centrocampo, Mount sulla trequarti, Saka e Sterling sulle ali, Harry Kane centravanti. Il giovane talento Foden, che sarebbe partito dalla panchina, stamattina non si è allenato per una botta al ginocchio, la sua presenza tra i convocati è a rischio. L’arbitro sarà l’esperto (e suscettibile) olandese Kuijpeers, il fischio d’inizio alle 21.00 ora italiana, con radiocronaca integrale su RTL 102.5 in diretta da Wembley.



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