20 maggio 2020, ore 14:00
Il calcio è pronto a ripartire secondo il presidente dell'UEFA Ceferin che auspica anche il ritorno dei tifosi allo stadio. Intanto la serie A si prepara alla ripresa.
Clima positivo
L’ultima spruzzata di ottimismo arriva dal presidente dell’Uefa. Secondo Alexander Ceferin il calcio è pronto a ripartire. Per ora senza pubblico negli stadi, ma con l’arrivo del vaccino anti-Covid i tifosi potranno tornare a far sentire il loro calore sul campo. E la disputa degli Europei nell’estate del 2021 non sembra in pericolo. Queste le parole di Ceferin: "Siamo pronti, seguiremo le raccomandazioni delle autorità ma sono assolutamente sicuro che il buon vecchio calcio, con i suoi tifosi, tornerà molto presto”. Scommetterebbe un milione di dollari sul fatto che gli Europei si potranno giocare nel 2021? “Lo farei, non so perché non dovrei. Non penso che il virus durerà per sempre, penso che le cose cambieranno prima di quanto molti pensano. La situazione è seria ma i contagi sono in calo, siamo più prudenti, conosciamo meglio questo virus. E poi sono ottimista, non mi piace questa visione apocalittica per cui dobbiamo aspettarci una seconda, una terza o una quinta ondata".
Il calcio quindi riuscirà a ripartire senza gravi contraccolpi?
“Questa è una nuova esperienza e quando ci sbarazzeremo di questo virus, le cose torneranno alla normalità. Il calcio non è cambiato dopo le Guerre mondiali, non cambierà dopo questo virus”.
Ora anche Spadafora dice sì
Anche in Italia tutti gli indizi sembrano portare a un tentativo di ripartenza. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora è sempre stato molto cauto, per non dire contrario alla ripresa. Ma ora persino lui sembra possibilista. Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato il via libera al nuovo protocollo varato dalla Federcalcio. Spadafora ha commentato così: “È un ottima notizia, gli allenamenti collettivi possono ora riprendere. Sono state fatte valutazioni puntuali e la Figc è stata disponibile a rivedere la sua prima proposta. In caso di un contagiato all’interno della squadra il positivo va in quarantena e gli altri possono continuare a lavorare, ma controllati e in isolamento nel proprio centro sportivo. È giusto che il calcio abbia la possibilità di riprendere in sicurezza".
La serie A scalda i motori
E’ stata convocata per giovedì 28 maggio una riunione tra Governo, Federcalcio e LegaSerieA: servirà per fare il punto sull’andamento del virus, si guarderà al numero di contagi in generale e in particolare all’interno delle squadre dopo una settimana abbondante di allenamenti collettivi. Se i dati saranno confortanti, la Serie A potrà riprendere dal 13 giugno. Il presidente federale Gabriele Gravina ha espresso la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto con il Governo e il Comitato Tecnico Scientifico. In Federcalcio si lavora anche a un piano B, nel caso in cui la ripresa del campionato dovesse ulteriormente slittare e i tempi si dovessero restringere. Il progetto play off è stato per ora messo in un cassetto, ma non del tutto accantonato. L’Uefa peraltro ha concesso un po’ di spazio in più per chiudere i campionati, il limite del 3 agosto non è tassativo. Eventualmente si comprimeranno le coppe europee: si valuta di far disputare i quarti di finale di Champions League in gara secca, evitando di giocare andata e ritorno; poi final four a Istanbul, confermata sede della finale da disputare entro la fine di agosto.