23 novembre 2020, ore 15:15 , agg. alle 16:12
Ibrahimovic si è infortunato ieri sera al san Paolo dopo aver segnato la doppietta che ha steso il Napoli; ora il Milan dovrà fare a meno di lui in due partite di Europa League e nella sfida di campionato contro la Fiorentina
Fattore Ibra
I tifosi del Milan stanno vivendo ore contraddistinte da sentimenti contrastanti: da un lato l'esaltazione per un primato in classifica che la vittoria di Napoli ha reso più solido; dall'altro la preoccupazione per le condizioni di Zlatan Ibrahimovic. Diciamolo chiaramente: i rossoneri sono cresciuti come squadra, ma il fattore Ibra resta determinante. Il valore del Milan con o senza lo svedese cambia, e non poco. Anche ieri sera lo svedese è stato grande protagonista: ha suonato la carica nei minuti iniziali, ha segnato il gol che ha sbloccato la partita; poi a inizio ripresa, quando i suoi stavano soffrendo il ritorno del Napoli, ha piazzato la zampata ( anzi, la ginocchiata) che ha definitivamente indirizzato la gara. A una ventina di minuti dal termine però è scattato l'allarme, Ibra ha sentito il muscolo tirare e ha cercato di fermarsi in tempo. Ma il danno - sia pur non grave- c'è stato. Lo si è capito da quella borsa del ghiaccio posta subito sulla coscia sinistra, oggi è arrivata la conferma dagli esami strumentali. La diagnosi parla di lesione al muscolo bicipite femorale della gamba sinistra. Per ora sono stati prescritti dieci giorni di stop. Trascorso questo periodo la situazione verrà rivalutata, nella speranza che non ci siano inciampi nel percorso di recupero. Ibrahimovic sicuramente dovrà saltare le partite di Europa League contro Lille e Celtic Glasgow e la sfida di campionato alla Fiorentina di Cesare Prandelli.
Prospettive rossonere
Il primato in classifica del Milan nelle prime settimane è stato un po' sottovalutato. A molti osservatori sembrava figlio di un calendario non impossibile, di qualche episodio non sfortunato e soprattutto delle grandi giocate di un campione che ha pur sempre trentanove anni. Poi però il calendario si è fatto più duro, e anche gli ostacoli più alti ( derby e Napoli ) sono stati superati. La squadra oltre ai punti ha immagazzinato autostima e convinzione. Ora affrontare questo Milan è difficile per tutti. In questa stagione così particolare è impossibile azzardare previsioni a lungo termine: alle spalle c'è una estate molto breve, con poco tempo dedicato alla preparazione, la tenuta atletica delle squadre da qui al prossimo maggio è una grande incognita. Nel frattempo al secondo posto in classifica c'è sempre il Sassuolo: la squadra di De Zerbi gioca bene, vince e per ora non sente troppo la pressione: non sappiamo se potrà trasformarsi nella versione italiana del Leicester di Claudio Ranieri, ma sicuramente è una bella realtà. La Roma è terza, Paulo Fonseca è riuscito a dare continuità a un gruppo che per ora non paga dazio alle assenze. E occhio alla risalita della Juventus, ora quarta: i bianconeri sembrano aver completato il rodaggio, la vittoria sul Cagliari è stata convincente e Cristiano Ronaldo è tornato ad essere decisivo. Un po' più in difficoltà sembrano invece Inter, Napoli e Atalanta. Ma la classifica è corta, la stagione lunga, ci sarà un condizionamento anche dalla partecipazione alle coppe europee. Quindi tutto può ancora succedere.