Chi c'è c'è, chi non c'è non parlaChi c'è c'è, chi non c'è non parla
On air
Chi c'è c'è, chi non c'è non parla
Con Emanuele Carocci e Armando Piccolillo

Milan, cronaca di una crisi annunciata

Milan, cronaca di una crisi annunciata

Milan, cronaca di una crisi annunciata


Paolo Pacchioni traccia il bilancio della squadra rossonera

Gino Bartali avrebbe sentenziato: è tutto sbagliato, è tutto da rifare. In effetti al Milan in questa stagione sembra andare tutto storto: in campo, in panchina, in società. L'Uefa si prepara a bocciare il piano presentato dal club per mettersi in regola con il fair play finanziario. Troppi dubbi sui debiti e sul proprietario cinese. Sul capo del Milan pendono sanzioni. E intanto la squadra continua a collezionare brutte figure. L'ultima in Croazia contro il Rjieka: è vero che la qualificazione in Europa League era già conquistata, ma perdere in questi momenti pesa di più. Deludono i titolari, deludono le seconde linee. Il tasso tecnico è mediocre, la campagna acquisti è stata sopravvalutata: non basta spendere tanto, si deve anche spendere bene; l'estate scorsa si è fatta quantità, non qualità. Ci domandiamo cosa abbiano fatto Fassone e Mirabelli per essere ai vertici del Milan. Montella non aveva più la situazione in pugno, ma l'inizio di Gattuso è stato da incubo. Altra domanda: viste le esperienze con Seedorf, Inzaghi, Brocchi e ora Gattuso, al Milan non hanno ancora capito che non basta aver giocato in rossonero per essere un allenatore all'altezza?


Gli ultimi articoli di Redazione Web