30 aprile 2023, ore 22:44 , agg. alle 23:31
Questi i risultati della domenica: Napoli-Salernitana 1-1, Inter-Lazio 3-1, Bologna-Juventus 1-1, Fiorentina-Sampdoria 5-0, Cremonese-Verona 1-1, Sassuolo-Empoli 2-1
NAPOLI-SALERNITANA 1-1
Nulla è compromesso, la festa è soltanto rimandata. “Vinceremo il tricolore” ha cantato lo stadio Maradona per superare la piccola delusione. La Salernitana ha rovinato i piani, i più ironici hanno sintetizzato beffardi: “E’ stata la mano di Dia”. Suo il gol del pareggio a sei minuti dal novantesimo. A quel punto per la squadra di Spalletti il più sembrava fatto: la partita era stata difficile perché la squadra di Paulo Sousa aveva parcheggiato il pullman davanti alla linea di porta: ma al diciassettesimo della ripresa il muro era caduto, con il colpo di testa di Mathias Olivera, il protagonista che non ti aspetti. Ma il calcio è crudele: se non chiudi le partite e sprechi le occasioni per il possibile raddoppio, rischi di pagare dazio. E la beffa puntuale è calata sul Maradona. Luciano Spalletti nel dopopartita ha pensato positivo e ha dichiarato: “La festa è soltanto rimandata, così allunghiamo la gioia”. Poi ha ammesso che “ l’ultimo chilometro è sempre il più faticoso a livello mentale”.
INTER-LAZIO 3-1
Sembrava un’altra partita stregata per i nerazzurri. Ma alla fine si è concretizzata una rimonta che consente all’Inter un bel salto in classifica: dal settimo al quarto posto, in un colpo solo. L’altra novità rispetto al recente passato riguarda il fatto che ora l’Inter trova il gol con maggior facilità: tre gol al Benfica, tre gol all’Empoli, tre gol alla Lazio. Primo tempo sfortunato per la squadra di Inzaghi: gol annullato a Mkitaryan per fuorigioco, tiri fuori di pochissimo dello stesso armeno e di barella, bravo Provedel su Brozovic. Poi errore clamoroso di Acerbi, che spalanca la porta a Felipe Anderson che porta in vantaggio la Lazio. Nella ripresa l’Inter ha attaccato, ha sfiorato il pareggio con Barella e con Dumfries e ha anche rischiato qualcosa in contropiede. Poi l’incantesimo si è spezzato: Lautaro Martinez ha pareggiato, poco dopo Gosens in acrobazia ha segnato il bel gol del 2-1. In entrambi i casi assist di Lukaku, delizioso il secondo. Nel finale, Lautaro ha sfruttato un errore della difesa biancoceleste e ha siglato il 3-1.
BOLOGNA-JUVENTUS 1-1
Dopo tre sconfitte consecutive in campionato, la Juventus arresta l’emorragia con il pareggio di Bologna. Gli emiliani per il secondo anno consecutivo nel girone di ritorno sono rimasti imbattuti contro Juventus Milan ed Inter. Colpita a freddo dal rigore trasformato in modo perfetto da Orsolini, la Juventus ha reagito bene. Ma è andata a sbattere contro uno Skorupski monumentale: bella parata su Milik e doppio miracolo su Fagioli; l’intervento più facile è stato sul rigore calciato in modo ridicolo da Milik, con saltello e debole passaggio al portiere. Dopo tanti sprechi della Juve, prima dell’intervallo Musa Barrow ha sfiorato il raddoppio. Dopo un quarto d’ora nel secondo tempo, l’attaccante polacco della Juventus si è riscattato scaricando in rete il pallone dell’1-1. Nella restante mezzora restante, ci ha provato un po’ di più il Bologna, che ha avuto una grande occasione con Posch; ma anche i bianconeri hanno sprecato una chance clamorosa con Suolè. La squadra di Allegri ha spinto durante i cinque minuti di recupero, ma il risultato non è più cambiato.
LE ALTRE PARTITE DEL GIORNO
Manita della Fiorentina a una Sampdoria ormai rassegnata alla retrocessione. Al Franchi è finita 5-0: la squadra di Italiano ha dovuto attendere i minuti di recupero del primo tempo per sbloccare la partita con un gran tiro al volo di Castrovilli; nella ripresa la Fiorentina ha dilagato con le reti di Dodo, Duncan, Kouame e Terzic. Il Verona ha strappato un pareggio ( 1-1) sul campo della Cremonese: grigiorossi in vantaggio con Okereke ma presto in dieci per l’espulsione di Quagliata, poi gol di Verdi; gli scaligeri hanno raggiunto in classifica lo Spezia. Rimonta nel Sassuolo contro l’Empoli: 2-1 a Reggio Emilia. Toscani in vantaggio con Cambiaghi già dopo dieci minuti. A un quarto d’ora dal novantesimo viene espulso Pinamonti e poco dopo pareggia Berardi. Che al novantasettesimo trasforma il rigore della vittoria e della doppietta personale.