26 settembre 2023, ore 09:56
Le indagini dei Carabinieri hanno portato a nove ordinanze di custodia cautelare, decisivo il sequestro dei cellulari degli indagati. Le violenze sarebbero state ripetute più volte, le due vittime allontanate da Caivano e dalle famiglie
MINORI E DEGRADO
Dei nove arrestati, sette sono minorenni. Due hanno da poco compiuto i 18 anni. Ancora più piccole le vittime della violenza di gruppo: due cuginette di 10 e 12 anni, due bambine violentate dal branco. Siamo al famigerato Parco Verde di Caivano, alle porte di Napoli. Alla svolta di oggi si è arrivati anche dopo il sequestro di diversi telefonini degli indagati. Le indagini dei carabinieri sono partite nel luglio scorso dalla denuncia del fratello di una delle cuginette, che dopo aver sentito i racconti della sorella ha convinto la madre a sporgere denuncia. Quasi subito era stato uno dei maggiorenni coinvolti. Seguendo le tracce collegate a lui, i militari sono poi arrivati all'individuazione dei minori. A quel punto è stato disposto l'esame dei loro cellulari, nell'eventualità in cui esistessero anche dei filmati di quanto accadeva in quel luogo abbandonato. Nei racconti delle due ragazzine, infatti, c'era la costante di alcuni video con i quali sarebbero state a lungo ricattate per non rivelare alla famiglia le brutalità subite.
VIOLENZE RIPRESE CON I CELLULARI
Le piccole erano state portate all’interno di un centro sportivo abbandonato, il Delphinia, dove ora sono in corso lavori di ristrutturazione, e lì sarebbero state stuprate. Peraltro secondo gli inquirenti quello non sarebbe stato l’unico episodio di violenza, è fondato il sospetto che questi atti si siano ripetuti più volte nel tempo. Come detto, ci sarebbe stata anche l’umiliazione di essere riprese con i cellulari e la minaccia della diffusione di quelle immagini: situazioni che annientano donne adulte, qui siamo di fronte a due bambine. Ora, le due cuginette sono state anche allontanate dalla famiglia su mandato del Pubblico Ministero del tribunale per i minori e si trovano in strutture protette.
LE FAMIGLIE DELLE VITTIME
I familiari di una delle bambine, tramite i loro avvocatI, hanno espresso soddisfazione per questi arresti e hanno chiesto che la piccola possa ricongiungersi con i genitori. Gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito hanno dichiarato: " C’è soddisfazione per l'impegno e la prima risposta della magistratura alla denuncia delle vittime. Ora chiediamo di tutelare e salvare le loro famiglie e soprattutto la madre dei bambini, già messi in sicurezza". I legali aggiungono che stiamo parlando di un "sistema infernale e criminale delle periferie dove ora le luci non vanno più spente" e auspicano che vengano "ricongiunti al più presto bambine e genitori in un ambiente sano lontano da Caivano" e che vengano messe in atto tutte le misure necessarie "a prevenire altri orrori e tutelare tutti i bambini”.