Nuovo Raid Usa in Iraq, ucciso capo filo Iran
04 gennaio 2020, ore 03:04
L'attacco all'indomani dell'uccisione del generale Qassem Soleimani
Un nuovo raid aereo americano in Iraq, a nord della capitale Baghdad, ha ucciso un comandante delle Forze di Mobilitazione Popolare (Hashd al Shaabi). Lo riferisce la tv di Stato irachena, all'indomani dell'attacco che è costato la vita al leader di questa formazione filo-iraniana assieme al generale Qassem Soleimani. La tv irachena non ha specificato l'identità del comandante vittima del raid, riferendo soltanto di "morti e feriti" stando a una fonte della polizia locale. Ma secondo l’emittente iraniana Press Tv, nel corso dell’attacco sarebbe stato ucciso Shibl al Zaidi, leader delle Brigate Imam Ali, milizia che fa parte delle Unita’ di mobilitazione popolare (Pmu) allineata con l’Iran. Con lui sarebbero stati uccisi suo fratello e cinque guardie del corpo. Nella zona colpita si sono riunite le forze di mobilitazione popolare irachene, gruppi di milizie sciite appoggiate dall'Iran.Secondo un funzionario iracheno, che ha parlato con l’agenzia Reuters, l’attacco di questa notte ha provocato la morte di sei persone, ferite in modo critico almeno tre. Intanto, dopo l'uccisione di Qassem Soleimani, l'ambasciatore iraniano all'Onu Takht Ravanchi, in una lettera al segretario generale Antonio Guterres e al collega del Vietnam Dang Dinh Quy, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, scrive che "l'assassinio del generale Qassem Soleimani è un esempio evidente di terrorismo di Stato e, in quanto atto criminale costituisce una grave violazione dei principi di diritto internazionale, compresi quelli stipulati nella Carta delle Nazioni Unite. Comporta quindi la responsabilità internazionale degli Usa".