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Omicidio Verzeni: disposta la perizia psichiatrica per Sangare. L'imputato in Aula "Sono innocente"

Omicidio Verzeni: disposta la perizia psichiatrica per Sangare. L'imputato in Aula "Sono innocente"

Omicidio Verzeni: disposta la perizia psichiatrica per Sangare. L'imputato in Aula "Sono innocente" Photo Credit: agenziafotogramma.it


Nonostante l'opposizione del pm, i giudici della Corte di Bergamo hanno scelto di verificare se Sangare sia capace di intendere e volere. Il 15 marzo verrà nominato il consulente. Sconcerto della famiglia.

Moussa Sangare, l’uomo reo confesso dell’omicidio di Sharon Verzeni, potrebbe essere incapace di intendere e volere.

LA PERIZIA

È quanto si prefigge di stabilire la perizia psichiatrica disposta oggi dai giudici della Corte d’Assise di Bergamo. È stata così accolta la richiesta della difesa che ha paventato dubbi sulla capacità di stare in giudizio del proprio assistito e soprattutto mette in dubbio che Sangare fosse presente a se stesso nel momento dell’aggressione. Il legale ha parlato di "atteggiamenti distaccati dalla realtà" del reo-confesso in base ad alcune relazioni. I giudici hanno scelto di accogliere l’istanza, nonostante il pubblico ministero si fosse opposto alla concessione.

LA SORPRESA DELLA FAMIGLIA

Il 15 marzo, dunque, secondo quanto stabilito dalla Corte, sarà nominato un perito a cui sarà affidata la valutazione. I famigliari della vittima, la giovane donna uccisa a coltellate mentre faceva jogging a Terno d’Isola la notte tra il 29 e il 30 luglio del 2024, si sono detti "sorpresi" per la decisione, ma hanno aggiunto di sentirsi fiduciosi e di "Confidare sempre nella giustizia". Il padre di Sharon ha parlato con i giornalisti alla fine dell’udienza, visibilmente provato, "Siamo stati un po' sorpresi dalla decisione, soprattutto sull'ammissione della perizia sulla capacità processuale - ha detto Bruno Verzeni che aveva accanto a sé la moglie Maria Teresa e la figlia Melody -. Comunque confidiamo lo stesso nella Corte e speriamo di ottenere giustizia" ha concluso.

L'ACCUSA

Il Pm di Bergamo Emanuele Marchisio ha espresso l’inopportunità della perizia, sottolineando che l'uomo era stato dimesso dal reparto protetti a settembre, dove era stato definito raziocinante e capace di capire la situazione nella quale si trova. Il Pm ha sottolineato, inoltre, come dopo il delitto Sangare si sia comportato "con una certa intelligenza: è scappato, ha cambiato la bicicletta, si è tagliato i capelli". Ritenerlo incapace di stare in giudizio è una "forzatura logica", ha aggiunto il magistrato. Per quanto riguarda la capacità di intendere e di volere al momento dell'omicidio il pm ha, poi, spiegato che si tratta di "apatia morale", e, infine, si è affidato al giudizio della Corte. Sangare, prima che la Corte si ritirasse per deliberare, alla richiesta dei giudici se avesse qualcosa da dire, ha gesticolato, poi ha borbottato ‘sono innocente.



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CORTE D'APPELLO DI BERGAMO
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