Ponte del 25 aprile: gli italiani in vacanza spendono 1,5 miliardi a tavola
24 aprile 2023, ore 12:00
Cresce il turismo enogastronomico nel nostro paese, la tavola si conferma una delle principali voci di spesa a cui i vacanzieri prestano sempre più attenzione.
Secondo un antico proverbio cinese: “Mangiare è uno dei quattro scopi della vita... quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo”. Lo sappiamo bene noi italiani che del cibo abbiamo fatto una bandiera del nostro Paese nel mondo e che sempre di più scegliamo le mete dei nostri viaggi anche in base al cibo che troveremo una volta arrivati a destinazione.
In occasione del ponte del 25 aprile, Coldiretti stima che gli italiani in vacanza sosterranno una spesa a tavola pari a circa 1,5 miliardi di euro! Una cifra che testimonia la crescita del turismo enogastronomico, confermando un trend affermato già da alcuni anni.
I numeri del Ponte
Qualcuno ha già parlato di “Febbre da Ponte” in occasione di queste settimane in cui è possibile approfittare del 25 aprile, ma anche di lunedì 1 maggio. Secondo un’indagine realizzata da Cst Centro studi turistici per Assoturismo Confesercenti, saranno 5,2 milioni le presenze nelle strutture ricettive italiane: un’ulteriore conferma dello stato di salute del turismo italiano.
Ad approfondire il tema arriva anche un’indagine di Federalberghi che stima un numero totale di vacanzieri pari a circa 17 milioni nell’arco delle due settimane. In particolare saranno 9 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per il 25 aprile, mentre 8 milioni e 99mila si muoveranno per il ponte del 1 maggio. Tra coloro che non andranno in vacanza, la maggior parte afferma di non partire per motivi economici.
Per quanto riguarda il turismo enogastronomico, Coldiretti spiega che a pesare in modo consistente tra le voci di spesa degli italiani è proprio la tavola: tra ristoranti, pizzerie, trattorie, agriturismi, picnic o street food, la cifra stimata si attesta intorno al miliardo e mezzo di euro. Da non sottovalutare anche chi sceglie di acquistare souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di Paese.
Il boom del turismo enogastronomico
Per un numero sempre maggiore di turisti, l’enogastronomia è diventata un elemento qualificante delle vacanze in Italia. Ad essere particolarmente apprezzato dai vacanzieri sono le tradizioni rimaste inalterate nel tempo soprattutto dagli ospiti che soggiornano negli agriturismi dove è possibile riscoprire i sapori del passato a chilometro zero tramandati da generazioni.
Secondo Coldiretti l’Italia può contare sull'agricoltura più green d'Europa: 5450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Da non sottovalutare anche la leadership nel biologico, con circa 86mila aziende agricole impegnate in queste produzioni, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino o dell'olio.
Le mete preferite dagli italiani
Tra le destinazioni predilette dagli italiani in questi due giorni ci sono le città d'arte, il mare, la montagna e la campagna con la primavera che rappresenta la stagione preferita dagli amanti della natura con il clima mite e le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina.
Un’opportunità per conoscere i piatti tipici delle diverse realtà territoriali che garantiscono all'Italia un primato mondiale nella qualità e nella varietà dell'offerta come dimostra, sostiene Coldiretti, la candidatura della pratica della cucina italiana per l'iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell'umanità dell'Unesco decisa dal Governo.
In cima alle preferenze rimane il Centro Italia, con Umbria e Lazio. A seguire Liguria, Toscana e Veneto.