Regno Unito, oggi i britannici al voto, Johnson in vantaggio
12 dicembre 2019, ore 08:00
Ma potrebbe non bastare, ai Tories serve una maggioranza netta per realizzare la Brexit
Oggi seggi aperti nel Regno Unito per le elezioni politiche, cruciali per la Brexit. Stando alla media dei sondaggi degli ultimi giorni, i Tories di Boris Johnson mantengono un vantaggio di 10 circa punti sui Laburisti di Jeremy Corbyn. Si tratta esattamente dello stesso margine fotografato all'inizio della campagna elettorale. Questo non significa che nelle ultime settimane non si sia mosso nulla, anzi, sia i conservatori che il Labour, hanno guadagnato 5 punti percentuali. I primi a discapito del Brexit Party di Nigel Farage, i secondi ai danni del Liberal democratici di Jo Swinson, che, all'inizio della campagna, si erano proposti come argine più credibile ai Tories e alla Brexit. Sulla vittoria di Johnson, sono pochi gli osservatori che sembrano avere dubbi. Il punto non è tanto il risultato finale, quanto il margine - i seggi - che i Conservatori otterranno domani. Con un sistema uninominale maggioritario, fare i conti in anticipo è difficile. Secondo le previsioni, i Tories potrebbero ottenere fino a 339 seggi, ma non c'è certezza che possano superare la fatidica soglia dei 326 seggi, necessaria per la maggioranza assoluta. L'autosufficienza parlamentare è fondamentale per Johnson, se vuole sperare di realizzare il suo mantra elettorale "get the Brexit done", secondo i termini dell'accordo rinegoziato con Bruxelles. E senza sottostare agli altolà dei precedenti alleati di coalizione, i nordirlandesi del Democratic Unionist Party, in linea di principio contrari alla soluzione raggiunta con la Ue per la questione del confine tra le due Irlande. Proprio l'assenza di una solida maggioranza parlamentare, ereditata da Theresa May, alla quale si è aggiunta la defezione di una ventina di deputati conservatori ribelli anti Brexit, hanno spinto Johnson a chiedere il voto anticipato. Se Johnson, che in campagna elettorale ha puntato tutto sulla Brexit, otterrà una maggioranza in grado di consentirgli tranquilli margini di manovra, l'uscita dalla Ue procederà speditamente.