06 novembre 2019, ore 08:45
agg. 08 novembre 2019, ore 15:05
Il senatore ex Pd ospite di Non Stop News: "Io come Jessica Rabbit, non sono cattivo, mi dipingono così"
"Io sono come Jessica Rabbit, non sono cattivo, mi disegnano così. A chi interessa a chi accadrà il giorno dopo delle elezioni in Emilia-Romagna, in Calabria o in Toscana? Chiederei agli ascoltatori se gli interessa sapere chi saranno i Consiglieri regionali in Emilia-Romagna o sapere se riusciamo ad eliminare quella follia della tassa sulle auto aziendali. Io penso che il 95% degli italiani risponderebbe che gli interessa che non mettano una tassa per chi guadagna 25000 euro l’anno e poi deve pagare 1000 euro per avere una Punto. A me sta a cuore l’evitare che il governo aumenti le tasse. Abbiamo fatto la battaglia sull’IVA, ci han preso per matti, e l’abbiamo tolta, abbiamo fatto la battaglia sulla tassa sui cellulari e abbiamo tolto anche quella, adesso sulle auto aziendali e sembra – lo riportano anche i giornali stamattina – che abbiano tolto anche quella lì. A me adesso interessa cercare, per quanto possibile, di fare una cosa che, forse non interessa molto all’opinione pubblica: ridurre il costo degli interessi sul debito. Tutto ciò che avverrà in Emilia-Romagna, in Calabria, in Toscana, in Liguria, lo vedremo a tempo debito, ora la priorità è fare un partito no tax". Lo ha detto Matteo Renzi, ospite stamattina di Non Stop News. Il leader di Italia Viva ha parlato del caso Ilva: "Scudo penale è un’espressione brutta ma dire che chi bonifica luoghi ambientalmente difficili e rimette a posto abbia delle agevolazioni per me va bene. La cosa allucinante è che questa norma, con il contratto che ha firmato il signor Mittal, non c’entra niente. Bisogna tenere aperto Ilva? Sì, chi vuole chiuderla è pazzo perché significa mettere in ginocchio il Mezzogiorno. Io faccio di tutto, insieme a tutti gli altri, per tenere aperta l’Ilva, l’ho fatto da Premier e lo faccio oggi, non faccio le cordate, metto tutta la mia attività di parlamentare per tenerla aperta. Per farlo, però, bisogna che colui che ha preso l’impegno con lo Stato italiano li rispetti. Su Ilva ho un sogno, che si smettesse di litigare tra i partiti: siccome si tratta di 20.000 persone io sognerei che da Salvini a Zingaretti, da Di Maio a Italia Viva, da Berlusconi a Conte tutti dicessero che la priorità è salvare posti di lavoro, su sta roba qui non si litiga. Sennò la politica sembra noiosa come il wrestling, non mi piace, fanno finta di picchiarsi e poi stanno tutti lì sempre i soliti". Di seguito il video integrale dell'intervista.
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