02 marzo 2023, ore 10:46 , agg. alle 11:00
L'alterco tra Mourinho e Serra ha superato il livello di guardia con insulti reciproci. Verrà aperta una inchiesta federale, è evidente che abbiano sbagliato entrambi, ma l'arbitro di più: chi deve far rispettare le regole non può trascendere
NON E' FINITA QUI
L’acceso confronto a bordo campo tra Josè Mourinho e il quarto ufficiale Marco Serra si è lasciato dietro lunghi strascichi. Il tecnico della Roma è stato squalificato per due giornate e dovrà pagare una ammenda di 10 mila euro; l’arbitro è stato fermato e per qualche settimana non sarà chiamato a dirigere incontri. La società giallorossa ha annunciato ricorso perché la squalifica dell’allenatore venga ridotta se non proprio cancellata. Ma visto l’alto livello di polemica, la Procura Federale si è vista costretta ad aprire una inchiesta per approfondire l’accaduto, i due protagonisti dell’alterco saranno chiamati a testimoniare.
LA RICOSTRUZIONE DEL LITIGIO
La ricostruzione del litigio tra Mourinho e Serra si sta componendo come un puzzle: qualche labiale intravisto in tv, un paio di testimonianze di gente che era in zona. Il Corriere dello Sport ha ricostruito il presunto dialogo tra i due. Il tutto è avvenuto martedì scorso allo stadio Zini durante Cremonese-Roma, partita vinta dai grigiorossi con il punteggio di 2-1. Secondo il quotidiano romano, il confronto è andato in scena in due round: il primo a bordo campo durante il secondo tempo della partita, il secondo negli spogliatoi a fine gara.
PRIMO ROUND A BORDO CAMPO
Durante la partita Josè Mourinho ha protestato per alcune decisioni arbitrali. Il quarto uomo Marco Serra lo avrebbe invitato a restare in silenzio e lo avrebbe fatto usando termini non propriamente oxfordiani, con un atteggiamento quasi di sfida, come testimonia la sua postura: mani in tasca, spalle rivolte all’allenatore guardato di sguincio. Come si evince da un labiale visto in tv, il quarto ufficiale dice all’allenatore: “Vai a casa, vai… Non lo vedi che ti prendono tutti per il c…?”, indicando con il braccio il pubblico di Cremona. Serra segnala all’arbitro centrale Piccinini le proteste di Mou, che dunque viene espulso. Il portoghese si rivolge al direttore di gara e urla: “Devi stare tranquillo. E' lui che devi cacciare, non me”.
LA RESA DEI CONTI NEGLI SPOGLIATOI
Il secondo round negli spogliatoi. Dopo la partita, Mourinho entra nello stanzino degli arbitri e incalza il quarto uomo: “Se hai le palle, se sei un uomo, ripeti quello che mi hai detto in campo, poi mi devi chiedere scusa e la cosa finisce qui". Serra replica: “Scusa di che? Io non devo chiedere scusa a nessuno, io non ho detto niente". Una versione dei fatti che non piace per niente a Mourinho, che avrebbe sbottato dicendo: “Bugiardo. Sei un uomo di merda… Evito di pensare che sei di Torino e domenica non mi vuoi in panchina domenica prossima contro la Juve”. Illazioni alle quali Serra ha risposto così: “Ecco, questa me l’aspettavo, sapevo che ti saresti inventato questa storia”.
PRECEDENTI CHE PESANO
La stampa ha avuto modo di sentire soltanto la versione di Mourinho. Che ha ricordato di essere stato espulso altre volte, quando ha accettato la decisione e si è persino scusato. “Sono emotivo ma non sono pazzo, se stavolta ho reagito così un motivo ci sarà” ha poi sostenuto l’allenatore, che in un primo momento aveva anche preso in considerazione l’ipotesi di denunciare Serra. Un arbitro che è salito agli onori della cronaca per due volte: un anno fa combinò un guaio durante Milan-Spezia, annullando un gol ai rossoneri per poi uscire dal campo quasi disperato per l’errore al punto da venire consolato dai giocatori del Milan che avevano subito il torto arbitrale; e stavolta per il confronto rusticano con Mourinho. Troppo debole prima, troppo maschio alfa adesso. Il buon arbitro è quello che non si fa notare. Ecco, appunto.