27 novembre 2024, ore 12:00
Il gruppo criminale inondava volontariamente le abitazioni con liquami, chiedendo cifre esorbitanti per risolvere i danni
Avrebbero truffato molti clienti derubandoli di centinaia di migliaia di euro, ma certo non si può dire che “ripulissero” le case di chi si rivolgeva a loro per risolvere problemi fognari. La Polizia di Stato di Fiumicino è riuscita a sgominare la “banda dello spurgo”, operai accusati di associazione per delinquere finalizzate alla commissione di estorsioni e truffe aggravate dalla minorata difesa. Secondo gli inquirenti, il gruppo interveniva aggravando i danni negli appartamenti, chiedendo poi cifre esorbitanti ai malcapitati.
La banda
Le forze dell’ordine hanno arrestato 13 persone e sono attualmente alla ricerca di una quattordicesima. In totale sono 30 le denunce collezionate dal gruppo prima dell’intervento della Polizia. Secondo gli inquirenti gli operai agivano con uno schema ormai consolidato. In primo luogo chiedevano il pagamento di 500 euro per recarsi sul posto necessitante di manutenzione. Una volta iniziati i lavori aggravavano volontariamente l’entità del danno inondando tutti gli ambienti circostanti (in alcuni casi l’intero appartamento) facendo fuoriuscire gli immondi liquami e sostenendo che l’intervento fosse più complesso di quanto preventivato. A quel punto i clienti ignari erano costretti ad accettare l’attività extra di contenimento proposta dai manovali, il cui prezzo veniva calcolato sulla base della metratura lineare (parametro inventato per l’occasione) e raggiungeva cifre abnormi, superando le migliaia di euro.
Se la vittima intuiva il tentativo di truffa o si rifiutava di corrispondere il pagamento, si passava alle maniere forti, con minacce e violenze da parte degli operai, tutti reclutati dall’organizzazione per il loro passato criminale.
Secondo quanto emerso, visti gli ingenti profitti, la banda stava pianificando anche l’estensione della propria attività criminale in altre città d’Italia. Attualmente il volume di affari stimato raggiungeva il milione di euro l’anno.
Le indagini
L’attività investigativa coordinata dalla Procura di Roma ha avuto inizio nel 2022. La ditta pubblicizzava online la propria attività commerciale di spurghi, enfatizzando la disponibilità degli operai per tutti gli interventi più urgenti. Gli inquirenti sono rimasti colpiti dalla sistematicità dei comportamenti delinquenziali e dalla sfrontatezza degli indagati che – secondo quanto ricostruito – pare approfittassero anche di persone anziane e vulnerabili, lasciando le case in condizioni pietose e pericolose anche per la salute.
Insieme con gli arresti, la Polizia ha eseguito anche il sequestro preventivo di somme di denaro ritenute profitto derivante direttamente dia reati. In totale 100.000 euro in contanti, diamanti, rolex, gioielli ed una vettura di grossa cilindrata: tutti beni sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati dagli accusati.