04 agosto 2019, ore 21:00
Restano le tensioni nella maggioranza e intanto nel Movimento 5 stelle scoppia il caso Bugani
Il governo è alla prova nel voto di fiducia al decreto sicurezza bis, previsto domani sera nell’Aula del Senato. Un pugno i voti decisivi con i riflettori puntati sui dissidenti M5s e sulla tensione sempre altissima con la Lega. “'Se ci sono i numeri? Non lo so, domani vedremo', ha tagliato corto Matteo Salvini. E intanto nei pentastellati scoppia il caso Bugani, il plenipotenziario del MoVimento in Emilia-Romagna che, dopo un attacco a Toninelli e un'apertura a Di Battista, si è visto dimezzare lo stipendio e annuncia le dimissioni dalla segreteria di Di Maio e da tutti gli incarichi nei 5Stelle. Ma quello che si presenterà in settimana, per l’esecutivo sarà un vero e proprio percorso ad ostacoli. Nei prossimi giorni il governo è atteso anche dalle mozioni Tav in Senato e sulla manovra. Non è escluso un nuovo vertice per accorciare le distanze tra Lega e M5S sulla riforma della giustizia. A metà settimana dovrebbe tenersi il Consiglio dei ministri, l'ultimo prima della pausa estiva, che potrebbe approvare il decreto legge sulla scuola, rinviato la scorsa settimana, e il decreto voluto da Luigi Di Maio con le tutele per i rider e interventi sulle crisi d'impresa. Giovedì prossimo, infine, è prevista la conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Un'occasione per fare il punto sull'azione del governo.