23 aprile 2023, ore 22:43 , agg. alle 23:14
Questi i risultati della domenica: Juventus-Napoli 0-1, Milan-Lecce 2-0, Empoli- Inter 0-3, Monza-Fiorentina 3-2, Udinese-Cremonese 3-0. Posticipo del lunedì sarà Atalanta-Roma
JUVENTUS-NAPOLI 0-1
Colpo grosso dei partenopei, con il gol oltre il novantesimo segnato da Raspadori. Ora Spalletti è ancora più vicino allo scudetto, che potrebbe arrivare già domenica prossima. Il Napoli era sceso in campo per rialzarsi dopo la batosta dell’eliminazione dalla Champions ad opera del Milan. Obiettivo della Juventus era invece “vendicare” i cinque gol subiti all’andata. Primo tempo intenso, non spettacolare. I bianconeri hanno cercato subito di rendersi pericolosi: un tiro centrale di Cuadrado è stato respinto da Meret, un tiro cross rasoterra di Rabiot non è stato sfruttato. La squadra di Spalletti ha mostrato buone trame, ma non ha impensierito Szczesny: l’occasione potenzialmente pericolosa l’ha sprecata Lozano in contropiede, non servendo un liberissimo Kvaratskhelia e facendosi chiudere da Danilo. Gatti ha poi rischiato l’espulsione per un pugno al georgiano, ma il Var ha sorvolato. Gara decisamente meno bloccata nella ripresa: Kvara ha bussato due volte alla porta della Juve, dopo un’ora Massimiliano Allegri ha cercato di elevare la qualità della sua squadra inserendo Di Maria e Chiesa. A venti minuti dal novantesimo doppia occasione per Osimhen: prima un suo rasoterra – deviato da Gatti- ha sfiorato il palo; poi sul conseguente calcio d’angolo il suo colpo di testa – centrale- è stato bloccato da Szczesny. Poco dopo il nigeriano ha alzato sopra la traversa un assist di Di Lorenzo. A spezzare la spinta degli ospiti, un tentativo in acrobazia di Rugani e un rasoterra di Milik, entrambi sul fondo. A otto minuti dalla fine, Di Maria è partito in contropiede ed è andato in gol, ma il tutto è stato vanificato da un fallo di Milik a inizio azione sanzionato con il Var. Finale emozionante: in pieno recupero il neo entrato Vlahovic ha messo in rete un assist di Chiesa che però non aveva tenuto il pallone in campo. Poi, dopo una parata del portiere juventino su Osimhen, al novantaquattresimo il neoentrato Raspadori ha colpito al volo e ha segnato un gol che ha fatto esplodere di gioia dei tifosi partenopei e ha scatenato la rabbia dei bianconeri.
MILAN-LECCE 2-0
L’uomo copertina è Rafa Leao. Autore della doppietta decisiva per battere un buon Lecce. Il Milan ha messo in cascina tre punti importanti senza sforzarsi più di tanto. La squadra di Pioli torna alla vittoria in campionato dopo due pareggi e aggancia momentaneamente la Roma al quarto posto, in attesa che i giallorossi giochino il posticipo di lunedì a Bergamo contro l’Atalanta La squadra di Baroni ha soltanto due punti di margine sul terzultimo posto presidiato dal Verona. In avvio l’arbitro Chiffi concede un rigore ai rossoneri, poi cancellato dal Var. Poco dopo i salentini colpiscono un palo da due passi con Banda. A San Siro sembra un Milan sotto tono, ma al quarantesimo arriva il gol di testa di Leao sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella ripresa il Lecce prova a giocarsela ma non impensierisce Maignan. A un quarto d’ora dal novantesimo Leao decide che è ora di chiuderla, parte palla al piede e non lo prendono più: azione personale sulla sinistra conclusa da un diagonale che finisce in rete dopo aver baciato la faccia interna del palo. A Milano si accende la sfida del gol tra Leao e Lukaku.
EMPOLI-INTER 0-3
Al Castellani l’Inter ha ritrovato Lukaku e vittoria. Il binomio probabilmente non è un caso. I toscani hanno ancora sei punti di margine sulla zona rossa, ma è opportuno un cambio di passo perché da dietro il Verona sta risalendo forte. Dopo un primo tempo senza ritmo e senza emozioni, l’Inter ha sbloccato a inizio ripresa: diagonale rasoterra dal limite dopo uno scambio sullo stretto con Brozovic. Assente la reazione dell’Empoli e dopo una bella parata di Perisan su Calhanoglu, è arrivato il raddoppio dei nerazzurri. E questo è stato davvero un gol alla Lukaku, quello dei vecchi tempi: scatto per bruciare l’avversario, protezione di fisico del pallone, e tiro potente nell’angolino. Nel finale l’attaccante belga si è anche tolto lo sfizio dell’assist a Lautaro Martinez, che ha segnato la rete dello 0-3. L’argentino non andava a segno dal 5 marzo. Se la Lu-La torna a splendere, il finale di stagione interista può assumere contorni diversi. Ma per i primi quattro posti forse è tardi.
MONZA-FIORENTINA 3-2
Per i brianzoli prosegue il momento d’oro. I viola probabilmente hanno la testa più alle coppe che al campionato. Al Brianteo la Fiorentina era scattata in avanti con un micidiale uno-due, ma il Monza è stato protagonista di una esaltante rimonta. La squadra di Vincenzo Italiano si è portata in vantaggio all’ottavo con Kouame e cinque minuti più tardi ha raddoppiato con Saponara. Ma la metà del primo tempo è troppo presto per tirare i remi in barca. Il Monza ha avuto un pizzico di fortuna con l’autogol di Biraghi, frutto di un doppio rimpallo, poi ha avuto il merito di crederci e provarci: il pareggio l’ha siglato Dani Mota. Già prima dell’intervallo Pessina aveva effettuato il sorpasso, ma il suo gol – viziato da un fallo di mano- è stato annullato. Ma è stato lo stesso ex atalantino a trasformare il rigore del 3-2 al quattordicesimo della ripresa. Il Monza per non correre rischi ha continuato ad attaccare, prevenendo la reazione della Fiorentina. I viola hanno avuto soltanto una occasione: un colpo di testa di Cabral parato da Di Gregorio.
UDINESE-CREMONESE 3-0
Un tempo partite del genere venivano definite “senza storia”. Friulani sul velluto verso la parte destra della classifica, i grigiorossi vedono assottigliarsi sempre più le già flebili speranze di salvezza. Gara sbloccata in nemmeno due minuti di Samardzic con un delizioso esterno. Poco prima della mezzora è arrivato il raddoppio di Perez di testa, i titoli di coda sono partiti già al trentaseiesimo del primo tempo quando Success ha messo in rete dopo veloce ripartenza. Il resto è stata attesa per il novantesimo, con qualche timido tentativo della Cremonese di rendere meno netto il passivo.