22 agosto 2024, ore 13:00 , agg. alle 16:47
Il settantaseienne originario di Brindisi potrebbe aver mentito. Dal balcone del suo monolocale è improbabile che non abbia visto nulla
Non vedo, non sento, dunque non parlo. In estrema sintesi è un po’ questa la posizione di Antonio Laveneziana, il supertestimone che abita in un monolocale in via Castegnate.
LE VERSIONI
Inizialmente aveva affermato che a alle ore 0:50, il momento in cui passava la persona in bicicletta che potrebbe aver assistito all’omicidio di Sharon, lui dormiva. Ma poi, incalzato dagli inquirenti e messo alle strette dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, ha confermato di essere stato sul terrazzino a fumare una sigaretta.
LA SCIMMIA
Purtroppo la sostanza non è cambiata: comunque Laveneziana non ha visto né sentito nulla. Ha dichiarato di essere stato appena operato alle cataratte di entrambi gli occhi, e dunque di non vederci ancora bene; inoltre ha detto che non indossava l’apparecchio acustico: “di notte lo tolgo perché mi dà fastidio, e senza non ci sento“. Una scimmietta sola che non vede non sente e non parla.
SOTTO INDAGINE
Gli inquirenti non devono essere stati convinti delle dichiarazioni del testimone, infatti Laveneziana è stato indagato. Il settantaseienne è un pensionato della provincia di Brindisi, dalla fedina penale non proprio immacolata che abita da tre anni con la moglie nel monolocale di via Castegnate. Il sospetto è che abbia visto allontanarsi velocemente la bicicletta in contromano lungo la via, passando proprio davanti il punto nel quale Sharon Verzeni, l’estetista 33enne, è stata accoltellata per 4 volte nella notte tra il 29 e il 30 luglio. Le immagini delle telecamere al vaglio degli inquirenti sono talmente poco nitide che è difficile persino capire se il ciclista sia uomo o donna. Per gli inquirenti nonostante la scarsa visibilità, resta improbabile che il pensionato non abbia notato la bicicletta. Peraltro, ad aumentare i dubbi degli investigatori, contribuisce il fatto che inizialmente l'uomo abbia negato di essere stato sul terrazzo. Il brindisino ha affermato che a quell’ora sotto il suo balcone c’è molto movimento di solito e che pertanto potrebbe essergli sfuggito il passaggio della bicicletta. Quindi, Laveneziana dal 14 agosto è sotto indagine. E' assistito dall’avvocato d’ufficio Alessandro Zonca, che per ora non ha avuto modo di vedere gli atti e di parlare con lui. Oggi è poi stata effettuata la perquisizione dell’appartamento della vittima.