Ucraina sotto le bombe russe: Zaporizhzhia sull'orlo del blackout. Kim ribadisce sostegno a Mosca e condanna Usa e Occidente
30 novembre 2024, ore 13:00
Il rischio nucleare a Zaporizhzhia e la collaborazione militare tra Mosca e Pyongyang che preoccupa l'Europa. Zelensky ci prova, con l'Ucraina in Nato la guerra finirebbe
Una pioggia incessante di bombe russe sull’Ucraina, e sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che per la terza volta questo mese, finisce sull’orlo di un blackout generale. Sul campo perde la vita un combattente d’eccezione ucraino, il poeta e sceneggiatore ucraino Myroslav Herasymovych. Intanto la Corea del Nord continua ad esprimere pieno sostegno a Mosca.
IL RISCHIO NUCLEARE
La situazione, al momento, appare sempre più grave: a lanciare l’allarme è il Ministero dell’Energia, i bombardamenti russi hanno provocato nella centrale la perdita di corrente su una delle due linee di trasmissione elettriche esterne che la collegano al sistema energetico ucraino. Il rischio è rappresentato dal fatto che ora l’impianto è alimentato da una sola linea di trasmissione. Se viene scollegata dall'alimentazione esterna, si verificherà un altro blackout totale, il che sarà una minaccia per la sicurezza dalle radiazioni.
IL PESO DI KIM
Nel bel mezzo della cooperazione militare bilaterale tra Mosca e Pyongyang, il leader nord coreano, Kim Jong-un non solo è tornato ad esprimere sostegno incondizionato all’amico Putin -lo ha fatto incontrando il ministro della Difesa russo Belousov- ha anche condannato gli Usa e l'Occidente per aver permesso a Kiev di utilizzare missili a lungo raggio per attacchi contro la Russia, definendo la mossa un intervento militare "diretto".
IL DIBATTITO EUROPEO
La più grande sfida per l'Europa ora è mantenere la pace; abbiamo la guerra in Europa, in Ucraina, dice il presidente del Ppe Manfred Weber, spiegando che dobbiamo parlare con i nostri amici americani, con Donald Trump che ora sta entrando in carica, con i nuovi responsabili a Washington, per rispondere a questa sfida come amici. A sottolineare con preoccupazione l'intervento dei coreani del Nord in Ucraina il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Per la seconda carica dello Stato “Una guerra europea con l'intervento di un Paese extraeuropeo è un campanello di allarme che ci deve preoccupare prima ancora che fare riflettere”.
ZELENSKY, GUERRA FINIREBBE SE TERRITORIO NON OCCUPATO ENTRASSE NELLA NATO
Un rilancio, unito alla pressione nei confronti della comunità internazionale quello che fa il presidente ucraino, Zelensky. In sostanza il leader di Kiev suggerisce che le zone dell'Ucraina sotto il suo controllo dovrebbero essere poste "sotto l'ombrello della Nato" per cercare di porre fine alla "fase calda" della guerra. Zelensky accetterebbe l’offerta solo come primo passo verso l’obiettivo di riunificare l’intera Ucraina. A quel punto, Kiev potrebbe tentare di negoziare la restituzione del territorio attualmente sotto il controllo russo "in modo diplomatico", ha spiegato Zelensky.